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Intelligenza artificiale. La US Navy connetterà la flotta tramite IA
Alessandro Polli | Gennaio 1, 2018
Al di là dell’abbondanza di risorse finanziarie destinate alla marina militare, un tema centrale è quello dell’efficienza nell’utilizzo di tali risorse. La US Navy, quindi, pensa di sfruttare l’intelligenza artificiale per automatizzare gran parte delle fasi di elaborazione delle informazioni raccolte dalla flotta e dalle basi logistiche sparse un po’ in tutto il mondo.
Attualmente, le attività di C4ISR – sigla che sta per «comando, controllo, comunicazioni, computer, intelligence, sorveglianza e riconoscimento», cioè il complesso di «sistemi, procedure e tecniche utilizzate per raccogliere e diffondere informazioni» − della marina americana sono gestite da sistemi informatici avanzati sviluppati da un apposito dipartimento, lo SPAWAR, dislocato a San Diego dal 1997.
I sistemi C4ISR sono attualmente oggetto di un radicale ammodernamento, nel quadro del programma CANES (Consolidated Afloat Networks and Enterprise Services), finalizzato a consolidare e potenziare i cinque sistemi attualmente in uso, che sarà caratterizzato da un’architettura aperta e da un ampio utilizzo dell’intelligenza artificiale.
I vertici militari confidano che CANES consentirà la riduzione del personale operativo e quindi consentirà risparmi per miliardi di dollari. Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale, sarà possibile automatizzare l’elaborazione delle informazioni tattiche relative a minacce e potenziali bersagli, migliorando la sicurezza delle operazioni.
Entro il 2020, la Us Navy conta di connettere tramite CANES 190 navi e centri marittimi operativi. Parallelamente, attraverso lo sviluppo del progetto Maven, anche la US Air Force è intenzionata ad adottare soluzioni di machine learning per migliorare i sistemi di raccolta di informazioni di intelligence tramite droni. Analoghi programmi di aggiornamento sono attualmente in fase di sviluppo avanzato da parte di Russia e Cina.
Fonte: Futurism