Una delle principali tendenze del mercato IT che ha caratterizzato gli ultimi anni è il riposizionamento dei principali player (fornitori di servizi cloud, sistemi operativi e hardware) come integratori di sistema, attività sempre più richiesta dalle imprese che si apprestano a migrare su cloud applicazioni e banche dati preesistenti.

La centralità di tale funzione deriva da alcune specificità nella gestione del cloud, relativamente all’allocazione della memoria e alle attività di input/output, con la connessa esigenza, in molti casi, di reingegnerizzare lo stack per adattarlo al nuovo contesto.

Al CEBIT di Hannover, lo scorso 11 giugno, Huawei ha presentato FusionCloud 6.3, una soluzione che integra infrastruttura, gestione e servizi unificati in un pool di risorse condivise allo scopo di semplificare la migrazione di dati e applicazioni. FusionCloud 6.3 utilizza stack tecnologici basati sulla sinergia tra risorse hardware e software per fornire servizi cloud ad alte prestazioni – oltre 40, compresa la funzionalità SAP Hana − con la formula Iaas (infrastructure as a service).

Su un piano architetturale, FusionCloud 6.3 applica il principio «One Cloud, One Data Lake, One Platform».

Spiega William Dong, vice presidente Marketing Solution Sales del colosso di Shenzhen: «Per la maggior parte delle imprese, il passaggio al cloud computing non è lo scopo ultimo ma, al contrario, sono interessate a come il cloud può aiutarle a trasformare le loro attività, in risposta alle esigenze del mercato e allo scenario competitivo».

E aggiunge: «La soluzione appena rilasciata di Huawei consente la rapida migrazione dei servizi critici verso il cloud. Inoltre, consente alle aziende di implementare rapidamente applicazioni per la gestione delle loro attività, consentendo loro di incrementare il ritmo dell’innovazione e ottenere un valore aziendale reale».

Fonte: Huawei