Il Piano nazionale traccia una road map per un nucleo essenziale di iniziative prioritarie, al fine di innalzare i livelli di sicurezza di sistemi informatici e reti.
Dopo il recente decreto del presidente del Consiglio del 17 febbraio che ha sostituito il Dpcm Monti del 24 gennaio 2013, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato ieri sera sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo «Piano per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica», che sviluppa 11 indirizzi operativi e fissa le linee guida per l’attività delle strutture nazionali di incident prevention, response e remediation, il potenziamento delle capacità di intelligence, di prevenzione e di difesa civile e militare.
Mentre autorevoli osservatori sottolineano i rischi di sicurezza informatica (ne abbiamo parlato qui e qui) a cui è esposto il nostro paese, il Piano nazionale traccia una road map per un nucleo essenziale di iniziative prioritarie, al fine di innalzare i livelli di sicurezza di sistemi informatici e reti, in vista del recepimento entro maggio 2018 della Direttiva Ue sulla sicurezza di reti e sistemi informatici
Tra gli obiettivi del Piano nazionale figurano il potenziamento delle capacità di difesa delle infrastrutture critiche nazionali e dei soggetti di rilevanza strategica per il sistema Paese; il miglioramento delle capacità tecnologiche, operative e di analisi delle istituzioni; l’incentivazione della cooperazione tra istituzioni e imprese; la promozione e la diffusione della cultura della sicurezza cibernetica; il rafforzamento della cooperazione internazionale e il rafforzamento delle capacità di contrasto alle attività illegali online.
Fonte: Altalex