La tempestività con cui Lesara passa dal concept al prodotto finito è il principale fattore di competitività, anche grazie all’utilizzo dei big data.
In un mercato, quello dell’abbigliamento low-cost di tendenza, attualmente dominato da 5-6 big player a livello globale, la capacità di competere di una startup è essenzialmente influenzata dalla tecnologia. Un caso di studio è Lesara, startup di abbigliamento e accessori low cost fondata a Berlino nel 2013 da Roman Kirsch, Matthias Wilrich e Robin Müller.
Lesara offre capi di abbigliamento di tendenza a prezzi abbordabili utilizzando esclusivamente il canale di vendita on line, senza quindi punti di presenza fisici.
Il business model di Lesara è quello che si sta affermando nelle startup del comparto dell’abbigliamento: Big Data, Agile Retail, Fast Fashion. La differenza principale è la tempestività con cui Lesara passa dal concept al prodotto finito, anche grazie all’utilizzo dei big data.
I dati raccolti on line, infatti, consentono a Lesara di analizzare e segmentare la domanda, individuando preferenze e gusti emergenti. L’azienda tedesca utilizza i risultati per applicare la formula dell’Agile Retail, consistente nella realizzazione e messa in catalogo di modelli in linea con le indicazioni emerse, intercettando così la domanda latente dei consumatori. I ridottissimi tempi di realizzazione di un nuovo modello – Lesara parla di Fast Fashion: 10 giorni dal concept al prodotto finito – sono resi possibili da un ufficio operativo inaugurato a Guanghzou, che stabilisce relazioni dirette con i fornitori cinesi.
L’affinamento di questo modello di business ha avuto un notevole successo. Nel 2016 Lesara, che conta 250 dipendenti diretti, ha avuto un giro di affari di 75 milioni di euro, con un incremento dei ricavi del 175% in tre anni, mentre il sito di vendite on line riceve mediamente 8 milioni di visite al mese. La notevole performance messa a segno dall’azienda tedesca le ha fruttato l’importante riconoscimento di The Next Web, come start-up a più rapida crescita nel settore tecnologico.
Fonte: Pubblicità Italia