Per contrastare i pericoli di una intelligenza artificiale sempre più pervasiva, la soluzione è quella di sfruttarne le enormi capacità per potenziare il cervello umano.

 

Lo scenario inizia a delinearsi con chiarezza. Le applicazioni di intelligenza artificiale sono destinate a diffondersi in maniera massiccia in ogni aspetto della vita quotidiana. Con esiti dirompenti sul mercato del lavoro, specialmente in alcuni contesti geografici (ne abbiamo parlato qui) e comparti produttivi, tanto da spingere alcuni esperti a parlare di «cambiamento distruttivo» (ne abbiamo parlato qui con riferimento al settore bancario).

Ma c’è dell’altro. Pensiamo ai pericoli per il genere umano insiti nella diffusione dell’intelligenza artificiale, specialmente se applicata al campo militare, dove il pericolo di una Skynet à la Terminator è evidente. Timori sono stati espressi, ad esempio, da Stephen Hawking e Bill Gates, firmatari insieme a altri 8 mila (ad oggi) ricercatori e industriali del comparto IT di una lettera aperta per la messa al bando delle sperimentazioni sull’IA applicata ai sistemi d’arma autonomi già due anni fa.

È per tale motivo che i più consapevoli iniziano a domandarsi come trasformare i fattori critici in opportunità. Tra questi Elon Musk, l’imprenditore sudafricano cofondatore di Paypal, fondatore di SpaceX e Tesla e, più recentemente, di Neuralink, società che si occupa di interfacce cervello-computer (brain-machine interface o BMI, ne abbiamo parlato qui e qui)

Elon Musk ha espresso forti preoccupazioni sull’IA. «Elon è molto nervoso circa l’IA, e giustamente», dichiara il famoso blogger e divulgatore scientifico Tim Urban di Wait But Why, molto vicino a Musk. «Elon crede che per ridurre i rischi esistenziali la soluzione consista nell’interfacciare la mente con l’IA. Pensa che se riuscissimo a pensare con il supporto dell’IA, ciò consentirebbe all’IA di funzionare come un terzo livello della mente».

In sintesi, per contrastare i pericoli di una intelligenza artificiale sempre più pervasiva nelle nostre vite, la soluzione è quella di sfruttarne le enormi capacità per potenziare il cervello umano. Il futuro ci riserverà menti dotate di superpoteri per tutti?

Fonte: Business Insider