Big data. Baldacci (Eurostat): «Altissima granularità e tempestività dell’informazione»
Alessandro Polli – Settembre 14, 2017
L’avvento dei big data rivoluzionerà l’informazione statistica ufficiale. Ne è convinto Emanuele Baldacci, Direttore della divisione “Methodologies and Corporate Statistical and IT Services” presso Eurostat, l’istituto europeo di statistica, che interverrà il prossimo 24 ottobre a ICity Lab 2017.
Parliamo non casualmente di rivoluzione, in quanto i new data determineranno un mutamento epocale nella produzione di informazione statistica, dalla fase di raccolta, all’analisi, fino alla diffusione. Secondo Baldacci, «questo tipo di dati consente un’altissima granularità e tempestività dell’informazione, cosa che le fonti di informazione più tradizionali non consentivano». E aggiunge: «Questi dati proprio per la loro abbondanza hanno la capacità di definire e fotografare situazioni a livello territoriale o a livello di caratteristiche della popolazione molto più dettagliate di quanto possono fare le indagini campionarie».
La direzione verso la quale si stanno muovendo i più avanzati Uffici nazionali di statistica non prevede la completa sostituzione delle fonti tradizionali con i new data, ma piuttosto l’integrazione delle informazioni provenienti da tre fonti principali: indagini statistiche tradizionali, dati amministrativi e new data. Con un vantaggio sostanziale per il cittadino: «Utilizzare in maniera sempre più massiva dati amministrativi, quindi dati pubblici, e big data nella produzione di informazione statistica consente anche di ridurre il disturbo statistico sul cittadino, impegnando meno tempo e risorse nella risposta a questionari».
Il futuro dell’informazione statistica ufficiale è delineato con chiarezza. Accanto alle fonti di cognizione tradizionali, rappresentata dalle survey statistiche e dai datti di provenienza amministrativa, vi sarà un massiccio ricorso alle informazioni raccolte con tecniche di web scraping e quelle provenienti dai canali social, dalla rete di telefonia mobile – per tracciare la presenza umana sul territorio e la mobilità territoriale, ad esempio – o da smart meter – come i contatori elettronici installati ormai in tutte le abitazioni.
Fonte: Forum PA