Più compiti e poteri al Dis (Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza) nel settore della cyber security, è la principale novità del decreto firmato ieri dal presidente del Consiglio.
Il nuovo programma nazionale per la cybersecurity è stato approvato lo scorso 17 febbraio nel corso della riunione del CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica). Nella stessa riunione il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato un decreto che sostituisce il Dpcm Monti del 24 gennaio 2013, che fino ad oggi ha disciplinato l’ambito della sicurezza informatica.
Il principale elemento di novità della nuova normativa è che per assicurare una risposta coordinata agli eventuali attacchi cibernetici alla sicurezza nazionale il NSC (Nucleo di Sicurezza Cibernetica) è ricondotto all’interno del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza). Il decreto prevede anche una forte integrazione con l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e con i principali Ministeri.
Secondo Adriano Soi, docente di Security Studies alla Scuola “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze, è «un assetto che dovrà essere definitivamente consolidato, dal punto di vista normativo, in sede di recepimento della Direttiva europea Nis». Inoltre, secondo Soi, è importante «dare continuità all’impegno finanziario a favore della cyber security, iniziato dal precedente governo con lo stanziamento di 150 milioni di euro».
Fonte: formiche.net