IDC stima che entro il 2018 il 70% degli strumenti di cybersecurity includerà algoritmi di intelligenza artificiale. Se ne parlerà a Milano il 6 aprile nel corso dell’evento Cognitive Security: Act Now
Dopo la recente acquisizione di Invincea da parte di Sophos (ne abbiamo dato notizia su b/View a febbraio), il settore della cybersecurity scopre l’intelligenza artificiale come chiave per migliorare l’efficacia degli strumenti di contrasto alle attività che minano la sicurezza dei sistemi informatici.
IDC, il primo gruppo mondiale specializzato in ricerche e analisi di mercato, servizi di consulenza e organizzazione di eventi nell’ambito delle tecnologie ICT e dell’innovazione digitale, stima che entro il 2018 il 70% dei sistemi di cybersecurity includerà algoritmi di IA, tanto da indicare la cognitive security, cioè l’applicazione di tecniche di machine learning in ambito di cybersecurity, come la nuova frontiera nel contrasto al cybercrimine.
Sempre secondo IDC, i crimini informatici hanno determinato costi di circa 650 miliardi di dollari per l’intera economia mondiale e, in previsione, un trilione di dollari entro il 2020, mentre anche nel 2017 si registra l’estensione dei fronti di rischio ed esposizione. Se ne parlerà a Milano il prossimo 6 aprile, nell’ambito dell’evento Cognitive Security: Act Now, organizzato da IDC e IBM.
Fonte: IDC