Cybersecurity. Si intensificano gli attacchi, il punto al Copasir
Alessandro Polli – Settembre 12, 2017
Petya, il ransomware che si è diffuso a macchia d’olio colpendo, con modalità molto simili a quelle di WannaCry, sistemi informatici dislocati in tutto il mondo e soprattutto in Europa, sottraendo 711 milioni di indirizzi email, ha confermato tre cose. Le elenca Luca Tremolada, giornalista de Il Sole 24 Ore, in un interessante articolo pubblicato ieri: «non sappiamo cosa fanno, quando lo hanno fatto e perché. Soprattutto perché».
Strano quindi che al recente Cloudsec2017, l’evento internazionale dedicato alla cybersecurity recentemente svoltosi a Londra, si sia parlato poco dei recenti attacchi, mentre è stata dedicata molta attenzione al tema della condivisione delle informazioni di intelligence. Il motivo è chiaro: se aumentano le soluzioni di cybersecurity che implementano algoritmi di machine learning, il problema centrale diventa quello della disponibilità di informazioni sulle dinamiche degli attacchi, sulle tecniche utilizzate e sulle modalità di diffusione dei malware nelle reti aziendali.
Dell’importanza del tema è consapevole anche il Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, che da alcuni mesi organizza audizioni parlamentari per fare il punto sulle potenziali minacce allo Stato. Ad una delle riunioni più recenti, svoltasi ad agosto, sono stati convocati i rappresentanti di ItD Solutions e Yarix, ma non è noto il contenuto dei colloqui.
Scrive Stefano Sansonetti su La Notizia: «è vero che il contenuto della audizioni al Copasir è secretato. Ma non è una novità che le società di cybersecurity, di fronte a deputati e senatori, non facciano altro che ribadire che l’Italia è un Paese che investe pochissimo nella prevenzione degli attacchi. Insomma, il rischio è che alla fine ognuna di queste società vada in Parlamento a “vendere” i suoi prodotti». E conclude: «questo naturalmente non elimina la necessità da parte delle Pubbliche amministrazioni di prestare la massima attenzione al tema. Ma che il settore della sicurezza informatica abbia margini di business molto elevati è noto anche ai più disattenti».
Fonte: IlSole24Ore