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Cybersecurity. Tecnologia 5G, sicurezza a rischio?

Alessandro Polli – Novembre 13, 2018

 

Con l’arresto di Meng Wanzhou, direttore finanziario di Huawei nonché figlia del fondatore, Ren Zhengfei, si consuma un altro atto nella battaglia per il predominio tecnologico nelle reti di comunicazione mobile che vede contrapposti Stati Uniti e Cina, in particolare nel nuovo standard di telefonia mobile 5G.

Se da un lato si è già raggiunto un sostanziale accordo sulle specifiche tecniche del sistema 5G, rimane tuttora aperto il problema della sicurezza e da qui una delle probabili cause della contrapposizione tra le due superpotenze.

Infatti, come segnalato in un report già a marzo dall’ENISA, l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione, lo standard SS7 per i protocolli di segnalazione sarebbe stato sviluppato senza implementare i principi della security by design, quindi le nuove connessioni mobili 5G si esporrebbero a rischi «medio-alti» di cyberattacchi.

Il problema è acuito dal fatto che, secondo le più recenti previsioni, entro il 2020 saranno connessi alla rete Internet circa 50 miliardi di oggetti smart, numero destinato a crescere esponenzialmente con la diffusione della nuova tecnologia.

«Occorre considerare che questi sistemi sono destinati o possono essere impiegati in settori come le reti informatiche che gestiscono la distribuzione elettrica o i trasporti» scrive su Agenda Digitale Luisa Franchina, presidente dell’AIIC, l’associazione esperti in infrastrutture critiche, e aggiunge: «è facile immaginare quanto duramente un attacco cyber potrebbe colpire attraverso questi settori, mettendo in crisi un intero sistema.»

Fonte:Agenda digitale

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