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Intelligenza artificiale. Come sta cambiando il modo di fare banca
Alessandro Polli – Luglio 21, 2018
Uno dei settori in cui la intelligenza artificiale sarà adottata in maniera pervasiva è il comparto bancario, dove il suo utilizzo, inaspettatamente, è valutato positivamente dai lavoratori, come evidenziato lo scorso anno in un report pubblicato da Accenture.
L’entrata in vigore della normativa PSD2 innescherà la trasformazione del modello di business del sistema bancario tradizionale, in un contesto in cui la tecnologia assume importanza fondamentale e dove fino ad oggi la mancata risposta alle sollecitazioni dell’innovazione ha lasciato varchi non presidiati per l’ingresso delle start-up del fintech, specializzate nell’applicazione della intelligenza artificiale non solo alla consulenza finanziaria, ma anche al conversational commerce, il trend emergente nella vendita.
In quali ambiti dell’attività bancaria l’intervento umano sarà sempre più sostituito da tool di intelligenza artificiale? Molto verosimilmente, in tutte le attività ripetitive e laboriose presenti nel workflow, come l’apertura di conti correnti o il semplice data entry, così come in attività più complesse, come la prevenzione delle frodi.
La sfida, come sottolinea Nicola Meneghello su Tech Economy, «sarà quella di rendere chatbot e voice assistant sempre più capaci di rispondere a task complessi, grazie anche all’utilizzo dei dati di terze parti». E mentre chatbot e voice assistant risolvono i problemi meno complessi, gli addetti possono focalizzarsi solo sulle criticità in cui l’approccio umano è insostituibile.
Il cambiamento nel modo di fare banca nell’era della intelligenza artificiale sarà uno dei temi dibattuti al Banking Summit 2018, organizzato dall’Innovation Group, che si svolgerà il 4 e 5 ottobre a Stresa.
Fonte: Innovation Group