Flavio Volpi
Flavio Volpi

Quali sono le principali sfide tecniche che prevedete di affrontare nella preparazione per la RoboCup 2024?

Nell’ambito della computer vision stiamo provando ad introdurre un sistema di visione dell’arbitro, in quanto esso farà dei gesti durante la partita che dovranno essere riconosciuti, e stiamo provando ad aggiornare il sistema di visione della palla. Nell’ambito della coordinazione della squadra stiamo modificando i comportamenti individuali dei robot, per rendere il gioco più offensivo. Stiamo anche preparando una challenge di interazione robot-umani, dove tramite un’interfaccia grafica un umano può impartire al robot dei comandi ad alto livello da eseguire.

In che modo la tua partecipazione alla RoboCup 2024 contribuisce al tuo percorso accademico e professionale?

Studiando robotica ed intelligenza artificiale, sicuramente è un modo per applicare concretamente quello che sto studiando. Lavorare in un team permette anche di sviluppare capacità comunicative e sociali in un ambiente di lavoro, e di imparare ogni giorno anche dai compagni di squadra con i quali si collabora e ci si confronta. Riguardo la competizione invece, ritrovarsi in un ambiente di persone molto competenti sicuramente è stimolante, e permette anche di sviluppare nuove idee confrontandosi con i team delle altre università.

Puoi descrivere brevemente il ruolo specifico che svolgi all’interno del team SPQR e come contribuisci al progetto complessivo?

L’anno scorso mi sono occupato maggiormente della coordinazione in campo dei robot. Quest’anno ho curato diversi comportamenti individuali che i robot devono avere, e faccio parte del gruppo che si occupa della challenge human-robot interaction. Sto anche cercando di utilizzare degli algoritmi di reinforcement learning per sviluppare dei tiri più particolari.

Quali tecnologie e approcci innovativi state implementando per migliorare le performance del robot NAO durante la competizione?

In corso di sviluppo c’è il riconoscimento e classificazione dei gesti dell’arbitro, il riconoscimento del fischio dell’arbitro, un nuovo algoritmo per la camminata dei robot basato su controllo predittivo, e utilizzo di algoritmi di reinforcement learning per lo sviluppo di calci.

Come vi state preparando per affrontare le altre squadre internazionali nella RoboCup 2024 e quali strategie prevedete di adottare per distinguervi?

Quest’anno abbiamo messo molta carne al fuoco e abbiamo sviluppato diverse cose per migliorare il gioco e renderlo più offensivo dell’anno scorso. Specialmente, l’introduzione dei passaggi potrebbe giovarci durante la competizione, in quanto rendono il gioco più dinamico e studiato rispetto agli anni precedenti.

In che modo l’esperienza della RoboCup 2024 influisce sulla vostra percezione dell’intelligenza artificiale e della robotica come strumenti di progresso nella vita quotidiana?

Sicuramente influisce in maniera positiva. Oltre ad essere un ambiente stimolante dal punto di vista scientifico, è veramente un ambiente sano, dove ci si aiuta e si cerca di progredire tutti insieme, senza lasciare nessuno dietro. Questo fa si che lo sviluppo sia più rapido, il che comporta anche che molte cose che vengono per la prima volta applicate ad uno degli ambiti in cui la RoboCup appare, poi vengano applicate in ambiti di vita quotidiana.