Anche quest’anno siamo main sponsor della squadra SPQR, in rappresentanza del Dipartimento di Intelligenza Artificiale e Robotica dell’Università La Sapienza di Roma, per la sua partecipazione a RoboCup 2022, un concorso internazionale per promuovere la Robotica e la ricerca sull’Intelligenza Artificiale.
Emanuele Musumeci, 26 anni, è studente nel corso di laurea magistrale in Artificial Intelligence and Robotics del dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti”, Università Sapienza di Roma, e attualmente fa parte del SPQR RoboCup Team, laboratorio Ro.Co.Co.
Cosa significa per te poter partecipare a RoboCup 2022?
La RoboCup è un’iniziativa internazionale che coinvolge università ed enti di ricerca da tutto il mondo. Per una settimana, esperti di Robotica ed Intelligenza Artificiale si incontrano e si scambiano idee, partecipano a competizioni, presentazioni e dimostrazioni su temi e tecnologie d’avanguardia. Essere parte di tutto questo da studente di laurea magistrale è il coronamento di un sogno ed una grande soddisfazione a seguito del lavoro di progettazione e sviluppo durato un intero anno.
Per quali aspetti pensi che RoboCup sia importante per la ricerca nei campi della Robotica e dell’Intelligenza Artificiale?
La RoboCup è un evento in cui si puntano i riflettori sulla ricerca nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, contribuendo a fare da vetrina per le attuali tecnologie d’avanguardia. Le competizioni che si tengono durante la RoboCup (ad esempio tra robot calciatori oppure tra robot in ambiente casalingo, per citarne un paio) contribuiscono a creare casi di studio e ambienti di confronto, che attualmente difficilmente esistono per tecnologie così avanzate, catturando inoltre l’attenzione dei “non addetti ai lavori”.
Cosa ti appassiona di più dell’evento?
Il nostro team partecipa alla competizione di RoboCup Soccer, lega “SPL” (Standard Platform League), nella quale squadre composte da 5 robot umanoidi (robot NAO V6 della SoftBank Robotics) si fronteggiano in vere partite di calcio, con tanto di regole e un arbitro umano, determinando in maniera completamente autonoma le proprie strategie multi-agente, tramite complessi algoritmi di intelligenza artificiale. Il risultato è il visibilio del pubblico, che arriva a fare il tifo per il proprio team robotico preferito!
Quale è uno dei momenti più belli che ricordi dalle passate partecipazioni?
Il mio ricordo più bello è proprio la prima volta che ho visto i robot animarsi, sapendo che parte del codice in esecuzione era stata scritta da me! Sapere di aver contribuito al progetto mi ha riempito di orgoglio. Vedere una partita di RoboCup SPL fa un certo effetto su chiunque e sicuramente cattura l’attenzione del pubblico: abbiamo avuto modo di galvanizzare il pubblico col nostro primo “goal”, documentandone l’esultanza con una clip successivamente postata sul nostro account Instagram!
Quali pensi possano essere gli sviluppi futuri di questa manifestazione?
La RoboCup ha il grande potenziale di diventare un palco, molto scenografico, per la presentazione di tecnologie che attualmente non hanno ancora sbocco sul mercato globale. Per esempio, l’obiettivo per il 2050 della RoboCup Soccer è di riuscire a disputare una partita con i campioni dei mondiali di calcio! Ammetto che potrebbe suonare un po’ troppo ambizioso ma sarebbe sicuramente la scintilla che ci porterebbe, finalmente, nell’era dei robot! Immaginate un album di figurine sui nostri calciatori robotici!