Il passaggio all’era del cognitive business sarà il protagonista assoluto dell’IBM Watson Summit 2017, che si svolgerà a Milano dal 16 al 23 maggio
In un ecosistema dove la disponibilità di informazioni non è più un problema – anzi, se ne raccolgono talmente tante che spesso non è chiaro cosa farne – il digital business, inteso come «un nuovo prodotto o servizio, o un estensione di un prodotto o servizio esistente, reso possibile dalle tecnologie digitali», è un concetto limitato e serve un nuovo paradigma.
È questo il senso della dichiarazione resa già due anni fa da Ginni Rometty, Ceo di IBM: «Forget digital, cognitive business is the future». Il cognitive business si differenzia radicalmente dalla digitalizzazione, in quanto, secondo Tom Rosamilia, vicepresidente Senior di Big Blue, i sistemi cognitivi autoapprendono, comprendono gli eventi grazie all’analisi di dati non strutturati, interagiscono in linguaggio naturale e imparano dagli esperti (dall’uomo, quindi) con una velocità assolutamente impensabile per una mente umana. «È molto più della digitalizzazione dei processi e dei modelli di business», conclude Rosamilia.
Le aziende devono quindi introdurre nuova intelligenza nei loro processi, nei loro sistemi, nel loro modo di lavorare: è l’evoluzione verso il cognitive business. Il passaggio all’era del cognitive business sarà il protagonista assoluto del Watson Summit 2017, che si svolgerà a Milano dal 16 al 23 maggio, dove IBM mostrerà le potenzialità di Watson e il modo in cui possono essere applicate al mondo aziendale.
Fonte: IBM